Pietro Di Donato

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Anticipazioni

Pietro Di Donato [(1911-1992), scrittore statunitense, autore di Christ in concrete (1939), pubblicato in traduzione italiana dall’editore Bompiani, col titolo Cristo fra i muratori (1941)] “Chiusa la parentesi di Enna, a inizio ’47, torniamo tutti a Porto Empedocle perché mio padre è stato chiamato a dirigere l’AST di Agrigento… Un giorno viene a trovarmi un paesano: «La sta cercando il signor Gangarossa, perché c’è suo nipote venuto dall’America» «E che vuole questo nipote da me?» «Siccome è uno scrittore, qua nessuno ne capisce delle cose di cui lui parla. Vossia è l’unico che ne capisce, se oggi pomeriggio può venire a trovarla…» E il pomeriggio si presenta da me questo americano alto, magro, piuttosto elegante: Jerre Mangione. Faccio un salto dalla sedia. Guarda caso, un mese prima, sul «Politecnico» di Vittorini era apparso uno scritto sulla letteratura dei figli dei siciliani e degli italiani in America. Guido D’Agostino: Olive sull’albero di mele; Pietro Di Donato: Cristo fra i muratori, John Fante, e tanti altri” LP 181-182; “Poi mise la cassetta che gli aveva dato la segretaria di Nicolò, s’assittò e principiò a taliarla. La prima morte pigliata in considerazione era quella di un povirazzo caduto dintra a un pozzo nero. La seconda era quella di un patre di tre picciliddri arso vivo. La terza era stata causata dalla rottura di un cavo che reggeva una trave di ferro la quale aveva scrafazzato chi le stava sotto. La quarta era, come dire, una morte meno fantasiosa, ossia la solita, banale caduta da una impalcatura. Con la quinta si aveva un’impennata di fantasia: un muratore sepolto da una colata di cemento da un suo compagno che non l’aveva visto. Come si chiamava quel romanzo dello scrittore italo-americano Pietro Di Donato dove era contato un fatto uguale? Ah, sì, Cristo tra i muratori. Ne avevano fatto macari una bella pellicola. La sesta e ultima era quella di Puka” PM 156 (g.m. marzo 2022).