Tertulliano

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Personaggio storico

Tertulliano (Conta Tertulliano che una vota una fìmmina divota, onesta e bona matri di famiglia, s’intestò a tutti i costi che voleva andare a triatro. Non ci poté né marito, né patre, né matre, né figli. La fìmmina tistarda taliò lo spittacolo, ma quando niscì non era più la stissa. Biastimiva, diciva parulazzi, vuliva che ogni masculo che incontrava la cavarcasse sulla strada stissa. A forza marito e figli si la purtarono ni la casa e chiamarono un parrino di corsa. Il parrino vagnò con l’acqua biniditta la fìmmina e disse al diavolo di nèsciri fora. E sapete che arrisponnì il diavolo? “Tu, parrino, non t’intricare in una cosa che è mia! Io questa fìmmina mi pigliai pirchì issa di sua volontà vinni dintra di la me casa, che è u triatro!”) [Quinto Settimo Florente Tertulliano (2°-3° sec. d. C.) apologeta e scrittore cristiano; “E qual ragione vi è quindi di meravigliarsi, che gente di tale razza, lascino che le potenze demoniache s’impadroniscano e dominino su di loro? C’è una prova chiara e lampante infatti: Dio l’ha permesso più di una volta: si ricordi quella donna che si recò in teatro e di là si ritornò, invasata dalle potenze del demonio. Nelle cerimonie compiute per bandire dal suo spirito la potenza demoniaca, essendo questa fatta bersaglio ad attacchi fieri e violenti, perché aveva osato assalire chi tanto ardore di fede possedeva, rispose: io ho esercitato pienamente su di essa il mio potere e secondo una linea della più assoluta giustizia, perché io l’ho colta in un dominio che è mio” Tertulliano, De spectaculis, tradotto da Gino Mazzoni, cap. XXVI, Il teatro è cosa che ha in sé carattere demoniaco] BP 136.